"Leggere quei quadri è come uscire dal presente e trasferirsi nella dimensione di una realtà lontana nel tempo e nello spazio. E' come filmare un racconto d'epoca e fissare gli squarci in movimento, inserendoli, come momenti vivi, nella radicale atrofia del dinamismo di oggi."

Roberto Benatti

"C'è nella pittura naif in generale, e in quella di 011imac in particolare, una forte volontà di contrastare il mondo così detto reale con una riscrittura arbitraria di esso che affonda le radici nell'infanzia individuale e collettiva e sovrappone alle forme ordinariamente visibili una sorta di eden delle forme aurorali che si incastonano in uno sfondo metaspaziotemporale caratterizzato da una fissità innaturale."

Angelo Tonelli, poeta e filologo

"Saper dipingere non significa sempre saper disegnare. Camillo Ramagini, noto con lo pseudonimo di Ollimac il Naif, sa sicuramente fare entrambe le cose. Il tratto mostra tutta la maestria della mano, che riesce a trasfondere su tele squarci di paesaggi immergendovi lo spettatore. Il colore poi diventa nelle opere di Ollimac una sorta di colonna sonora poetica del quadro. che proietta chi lo osserva in uno spazio senza tempo fiabesco e reale allo stesso tempo."

Andrea Bonini, giornalista

"Dalle sue tele, emergono la forza della natura e l'emozione che nasce dal trovarsi "semplicemente" immersi in un paesaggio; poco importa se collinare o rupestre, marino o boschivo, 011imac lo interpreta con il medesimo vigore, anche coloristico, nel segno più puro dello stile Naif. Il colore curato e rifinito, tipico della pittura Naif, trova qui, nelle sue grandi tele, uno spazio inconsueto e scopre sfumature calde, a volte dorate, anche quando la neve camuffa e ricopre fino a rendere illegibile l'intero paesaggio."

Tratto da "Toscana TV"